Il potenziamento Garanzia Giovani prevede l’assegnazione di maggiori vantaggi, per molte delle misure offerte dal programma.

Potenziamento Garanzia Giovani – Dopo la convulsa fase iniziale del programma europeo, per l’abbattimento della disoccupazione giovanile, si è giunti ad una rielaborazione dello stesso, in grado di modificare quelle falle sistemiche che definivano il reale impedimento all’accesso dei bonus occupazionali messi a disposizione dei fondi comunitari.

I tecnici del ministero del lavoro hanno predisposto delle modifiche di circostanza, garante di una più ampia distribuzione omogeneizzante delle risorse. La problematica principale era quella connessa al concetto fondativo di “profilazione”, inizialmente concepito come declinabile solo in un duplice senso (alta o bassa), limitando l’erogazione dei bonus a pochi utenti, rispetto alla vasta platea di sua composizione.

L’altra formulazione del decreto interviene sul riposizionamento dell’erogazione dei vantaggi, i quali, nelle fasi d’esordio, erano predisposti ad una fruibilità esclusiva, esercitata da parte di coloro assunti con tipologie contrattuali a tempo indeterminato e a termine. Le discriminanti di accesso al credito erano ridotte a tutti quei profili rientranti nelle fasce di profilazione “alte” o “medio alte” (quindi con una distanza dal mondo del lavoro elevata), escludendo le restanti. Inoltre, per i contratti a termine, il giovane doveva godere di un contratto che vantasse una lunghezza temporale pari, o superiore, ai 180 giorni (6 mesi), dato al quanto problematico da sostenere da parte delle imprese.

La palesata disincentivazione offerta, evidenziata anche dai numeri del programma, è stata rigenerata attraverso interventi di aggiornamento. Così il Ministero del lavoro sulla questione Garanzia Giovani:

Specificheremo che il bonus occupazionale di Garanzia giovani potrà essere esteso anche ai contratti d’apprendistato professionalizzante – ha detto il dg Salvatore Pirrone -. Inoltre, si renderà possibile sommare l’incentivo con quelli previsti nella legge di Stabilità e sarà ammessa la somma delle proroghe dei contratti a termine ai fini del raggiungimento dei sei mesi utili a far scattare il bonus.

POTENZIAMENTO GARANZIA GIOVANI

  • Si predispone che le misure applicative del piano Garanzia Giovani possano, secondo quanto affermato nella legge di stabilità, coesistere con la decontribuzione per tre anni per chi assume a tempo indeterminato, così come lo sconto sull’IRAP.
  • Si vanno ad amplificare le tipologie contrattuali incentivate. Tra le nuove forme, viene riconosciuta alla misura di apprendistato professionalizzante un aumento del credito erogato, al pari dei contratti a tempo indeterminato e a termine.
  • Altro intervento investe l’Auto Impiego e Auto Imprenditorialità, che potrà godere di un fondo rotativo nazionale: “Avrà una dotazione di 50 milioni provenienti da dicastero più altri fondi che arriveranno dalle Regioni che vorranno aderire”. Attraverso gli sportelli regionali, i giovani potranno essere coadiuvati dal personale specializzato per la realizzazione di un business plan, che potrà permettere l’accesso ad una cifra contributiva, rimborsabile a tasso zero, fino a 35 mila Euro.

Risulta essere chiaro l’intento governativo di far entrare Garanzia Giovani in una sorta di avanzamento strategico, abbandonando quelle limitazioni che gravavano, come macigni, su di un meccanismo già pronto all’uso. La definizione degli interventi in oggetto renderà ulteriormente facilitata la possibilità di inserimento lavorativo da parte degli under 30, che potranno divenire risorse a basso costo per migliaia di aziende del territorio nazionale.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore