Aggiornamento Garanzia Giovani: stabilizzare il piano in ottiche future

Aggiornamento Garanzia Giovani: il piano europeo per l’abbattimento della disoccupazione giovanile possiede un limite di indirizzo temporale ben precisato dalle istituzioni comunitarie di attuazione, fissato a Dicembre 2015. La particolare limitazione temporale, in associazione ad un target assai ristretto che abbraccia solo i giovani under 30 in uno status di inattività, esclude le larghe frange immesse in circuiti formativi di qualsiasi tipo, divenendo uno strumento di applicazione minima rispetto al complesso problematico dello stato italiano.

Tuttavia, negli ultimi giorni, le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Poletti fanno presagire ad un duplice miglioramento fattivo, legate alle variabili temporali e di target. La stipula di un nuovo accordo andrebbe ad intervenire proprio in questo senso: appare molto ampio il consenso che circoscrive i paesi della comunità europea ad implementare Garanzia Giovani, verso un landing status di permanenza costante.

Altro aggiornamento Garanzia Giovani è la possibilità di far convergere anche gli studenti in corso d’opera, aspetto che andrebbe a sopperire quel dissidio costitutivo interno al piano, nato per aumentare l’occupabilità dei giovani e le competenze professionali. Consentire agli studenti di accedere a specifiche misure (tirocini, stage, apprendistato) significherebbe affiancare ad uno strato di apprendimento tecnico-accademico, uno di stampo pratico interno ad aziende radicate nei settori di interesse.

Aggiornamento Garanzia Giovani
Aggiornamento Garanzia Giovani

Aggiornamento Garanzia Giovani:

– Permanenza temporale del piano;

– Far convergere anche gli studenti come target d’accesso.

Ecco riportate le affermazioni del Ministro del Lavoro Poletti:

“Abbiamo registrato un largo consenso degli altri Paesi europei sulla nostra richiesta di stabilizzare il programma Garanzia Giovani ed estenderlo anche ai giovani in formazione. Ora dobbiamo trovare un accordo con la Commissione”. 

Una cattiva gestione del programma andrebbe ad amplificare un risentimento negativo da parte della Commissione europea, che potrebbe decidere di incanalare i fondi destinati a Garanzia Giovani altrove. La speranza condivisa è quella di impiantare attraverso il piano un nuovo modo di intendere i percorsi professionali e formativi dei giovani, offrendo loro le reali possibilità di creare un futuro dignitoso.

Fonte: EuroNews